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soft skills 2023

Ecco siamo da poco entrati nel 2023 e già mi si chiede da più parti “Quali sono le soft skill  più importanti per il mondo Hospitality per il 2023?

La mia risposta è molto semplice, vediamo se la indovini anche tu! Su, non essere timido, secondo te quali potrebbero essere?

Soft Skill del 2023 nell’Hospitality

La mia risposta è molto semplice “Le stesse del 22!“ . La differenza non viene fatta dall’anno o dal posto di lavoro,  ma dal grado di padronanza delle stesse soft skills che ognuno di noi dovrebbe avere. La migliore soft skill del 2023 sarà quella che deciderai di rafforzare e quindi allenare maggiormente.

Quindi forse la domanda appropriata potrebbe essere: “Quale Soft skill  vuoi allenare maggiormente e per quale motivi credi che questo ti possa aiutare nella tua crescita personale/professionale?”

Facciamo un piccolo recap e capiamo meglio la differenza tra soft e hard skill e come mai ci ostiniamo, io compreso, a nominarle in Inglese invece di nominarle “Competenze Tecniche Operative” (Hard Skill) e le Competenze Emotivo Relazionali (Soft Skill).

Adesso cerchiamo di addentrarci nel profondo di ognuna di esse introducendo il Fattore C che tutte le volte che lo nomino…ai miei interlocutori brillano gli occhi! Tranquilli niente di particolare e adesso cerco di spiegarvelo.

Le tre C. Soft Skill & Hospitality

È fondamentale capire la differenza tra le “3 C” che sotto elenco:

  1. Conoscenza;
  2. Capacità;
  3. Competenza.

Tre C, Tre Consonanti apparentemente uguali, ma collegate a parole che descrivono valori completamente diversi e adesso vediamo il perché :

  1. Conoscenza: È tutto quanto è legato alla conoscenza, il sapere.
  2. Capacità: È il passaggio superiore conosco e agisco, ma ho sempre bisogno di una supervisione, di un controllo.
  3. Competenza: Questa fase è quella importante in quanto conosco ed utilizzo in piena consapevolezza ed indipendenza.

Avendo adesso un quadro di lettura leggermente diverso cerchiamo di capire se intanto siamo allineati con tutte le caratteristiche del primo fattore C, quello della conoscenza. Eccole:

  • Consapevolezza delle emozioni;
  • Autocontrollo emotivo;
  • Apertura al cambiamento, adattabilità, agilità;
  • Orientamento al risultato;
  • Visione positiva;
  • Empatia;
  • Consapevolezza organizzativa;
  • Capacità di influenzare;
  • Abilità formative, educative;
  • Lavoro di squadra;
  • Gestione del conflitto;
  • Leadership Ispirazionale.

Leggendole bene sicuramente riusciamo a soddisfare il primo livello, quello appunto della conoscenza,  ma sicuramente il secondo livello del fattore C, già potrebbe metterci in difficoltà e adesso vi spiego come mai.

Prendiamo per esempio “Autocontrollo Emotivo. So cosa è  – saper gestire i propri stati emotivi nelle situazioni “critiche, sfavorevoli” , sono capace di gestire  i miei stati d’animo, sicuramente quando sono “ facilmente gestibili”,  ma essere COMPETENTI anche nel secondo Fattore C…è tutta 1 altra storia!

La competenza si acquisisce solamente con allenamento, tempo, impegno e sacrificio! Esatto sacrificio è la parola chiave per diventare competenti e quindi pratici per ciò che riguarda una competenza rispetto ad una altra.

Competenze emotivo-relazionali

Trattandosi di competenze emotivo-relazionali ognuno di noi avrà più facilità o difficoltà rispetto ad altri, ma anche rispetto ad una Competenze piuttosto che ad un’altra.

Il bello degli esseri umani è proprio questo. Trarre vantaggio dalle differenze e gestirle al meglio il valore e la ricchezza dell’

Le C.E.R. (Competenze Emotivo Relazionali) rappresentano un valore sia per la persona che per il professionista ed è per questo che è fondamentale per tutti iniziare il viaggio del Fattore C in quanto saranno proprio le CER a dar luce e efficienza maggiore anche alle CTO (Competenze Tecnico Operative).

Nella mia attività di Hospitality Coach è molto importante “educare”  o avvicinare le persone e le aziende alle CER  in quanto impattano direttamente con noi stessi, con quello che magari ci piace fare meno o per niente, ed a noi non piace fare le cose che non ci piacciono o addirittura ci richiedono tempo e sacrificio!

La vera sfida è questa, dare valore alla tua persona ed alla professionalità grazie al Fattore C delle  CER. E non puoi immaginare quanto proprio nel mondo Hospitality sia fondamentale “educarci” e mettere le CER di noi tutti al servizio dei nostri ospiti. Interni ed esterni!

Negli anni in cui ho fatto il Direttore d’Hotel ho sempre stimolato ed educato i miei collaboratori alla valorizzazione dele CER ed è per questo che abbiamo sempre ottenuto risultati di altissimo livello e se devo, perché devo, dare indicazione su quale competenza sia  “utile” all’Hospitality ritengo che le seguenti siano e saranno quelle su cui puntare maggiormente:

  • Adattabilità, agilità – Mindset dinamico;
  • Creazione di un clima aziendale “Efficiente e positivo” (non amo parlare di Gestione di Conflitti);
  • Leadership ispirazionale

Soft Skills: Top 3 per l’Hospitality

Queste  sono per me le TOP  3 che includono poi le altre ed impattano moltissimo  sulla Performance Aziendale  che può crescere fino al 40% senza “interventi strutturali o altro”, ma semplicemente “fare meglio” nel nostro linguaggio si traduce in “fare di più”.

Avere un Mindset, mentalità dinamica, è sempre più necessaria e questo non vale solo per i manager ma per tutti. Dobbiamo creare organizzazioni “dinamiche” non statiche per il bene delle persone e dell’azienda.

Il mondo Hospitality è uscito dal COVID con le gambe e corpi rotti.  Adesso abbiamo l’opportunità di costruire una nuova azienda con nuove regole: NON SPECHIAMO QUESTA OCCASIONE!

I problemi degli ultimi ani in merito al personale ed alla difficoltà di assumere risorse richiede quindi un’ attenzione massima a riguardo ed un aspetto importante è proprio quello di dare attenzione e rispetto alla “persona” non solo alle persone.

Lavorare quindi sul Clima Aziendale creando il giusto coinvolgimento sugli obbiettivi e risultati, ma per raggiungerli Condivisione e Comunicazione deve diventare un MUST per tutte quelle aziende  che vogliono fare qualità ed essere un’ ECCELLENZA.

Leadership: Competenza delle Competenze

Per ultimo non ULTIMA sarà necessaria una vera “Leadership Ispirazionale”.  Eh si ragazzo mio questa è proprio la panacea per tutti i nostri malanni.

Abbiamo quindi non solo bisogno di Leader ispirazionali, ma lo dobbiamo diventare noi stessi in primis. Dobbiamo ispirare noi stessi per primi altrimenti come faremo ad ispirare  i nostri collaboratori?

La leadership è la COMPETENZA PER ECCELLENZA, è completa ed efficace in quanto racchiude in sé tutte le altre, le nostre aziende hanno bisogno di Leaders non di gregari! Le aziende che hanno Leaders sono più votate al risultato, alla performance.

Per un Mondo Hospitality migliore dobbiamo lavorare per avere Persone Migliori  perché solo con i Professionisti migliori…lo abbiamo visto non funziona poi cosi bene! 😊

Ti saluto e ti invito ad entrare nella nostra Community ….

 

 

 

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